Castel Sismondo prende il nome dal suo ideatore e costruttore: Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini e Fano. Fu ideato come fortezza e palazzo, di grandiose proporzioni, che dovesse rappresentare visivamente il potere e la supremazia del signore sulla città (1437). I resti che vediamo oggi rappresentano il nucleo centrale del castello, che era originariamente difeso da un ulteriore giro di mura e da un fossato. Quest’ultimo di recente è stato protagonista di importanti lavori di ripristino.
Il castello era interamente racchiuso da un’alta cinta esterna dall’andamento irregolare, entro la quale si aprivano due grandi spazi aperti: la corte a mare, rivolta verso la città, e la corte del soccorso, verso la campagna. Dal 2019 sono in corso i lavori per il ripristino del fossato che in antichità veniva predisposto per l’allagamento attraverso lo sfruttamento di particolari sistemi idrici. Mentre sul lato occidentale è stata liberata la corte a mare, delineata un moderno e ampio spazio con sedute e un giardino come una vera e propria area verde nel centro storico di Rimini. Esso puó essere definito “tra storia e arte”, perchè racchiuso tra il castello e il nuovo Teatro Galli (del 1857) anch’esso restaurato internamente ed esternamente.
Il declino del dominio della famiglia dei Malatesta (1295-1500), a cui Sigismondo apparteneva, determinò l’inizio di un lungo periodo di decadenza. Il castello fu destinato unicamente a scopi militari, perdendo definitivamente il carattere di residenza, e fu soggetto a radicali lavori per rispondere alle mutate necessità di difesa dovute al rapido sviluppo delle tecnologie militari.
All’interno del castello vengono organizzati ogni anno sempre nuovi eventi, mostre ed iniziative che continueranno a tener viva la storia del territorio romagnolo.
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